LA STORIA DELLE NOCI




La noce era già conosciuta in epoca degli antichi Romani. Il suo albero necessita di molto spazio perchè le radici si allungano molto e pò raggiungere i 20 metri. Resiste bene al caldo e al freddo.
Un frutto "celebrare" ; i frutto sono di diverse forme, ma sono sempre costituiti da una buccia e da un mallo cavernoso e verde, dall' odore molto caratteristico, secernente un succo che macchia di color marrone- olivastro a chi lo tocca, se non ha la pazienza di aspettare che si spacchi da solo e si apra facendo cadere la noce. Con il frutto secco e il mallo ancora ggiovane si ricava un liquore ottimo e potente, il nocino. La noce vera e propria è formata dal guscio (“endocarpo”) legnoso separabile in due valve contenenti il gheriglio, coperto da una pellicola che imbrunisce a maturità. Il gheriglio è diviso in quattro lobi separati da un tramezzo membranoso che nel tempo si secca e s’indurisce. La forma ricorda vagamente il cervello,nel '500 veniva prescritta per curare malattie del cervello come il mal di testa o la pazzia. La raccolta avviene a settembre.
Le noci contengono un numero elevato di colesterolo ma hanno anche elementi di vitale importanza come: proteine, grassi insaturi, ferro, zinco, calcio, fosforo, potassio, ferro, magnesio.



noci





il mallo

albero di noceFonte: http://www.italiasquisita.net/noci-proprieta-storia-qualita/

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